Friday, August 13, 2010

Lettera al Presidente

Caro Presidente,
oso usare un lieve tono confidenziale, restando comunque nel massimo rispetto, ma da sempre l'ho vista come un padre innamorato della propria famiglia, per la quale darebbe, senza indugio, ogni goccia del proprio sangue, ogni momento della propria vita, ogni risorsa, ogni pensiero, ogni respiro.
Un padre, e io lo sono, non ci penserebbe due volte: la propria famiglia è il centro della propria vita.
E con lei mi sento proprio così, faccio parte di una grande famiglia e sono al centro delle sue attenzoni, convinto di essere ascoltato.
Grazie.
Stiamo certamente attraversando un momento di crisi, lo sanno tutti, le ultime liti interne certamente non aiutano in tal senso, ma certamente ci offrono un'occasione.
E' un momento irripetibile, un momento in cui potrebbe arrivare la seconda possibilità.
La vita ci riserva spesso momenti duri, momenti in cui le cose non vanno come dovrebbero andare.
Spesso capita di essere vittime degli eventi, di essere dei falliti senza colpe, di subire le conseguenze dei propri ideali.
Ma nella vita c'è sempre il momento del riscatto, capita sempre il momento in cui qualcuno ti offre la possibilità di rifarti.
Sono convinto che questo momento è arrivato e sarebbe davvero bello riuscire a ripartire con le stesse speranze che avevamo vent'anni fa.
In quei giorni dovevamo uscire da ben altro pantano.
In quei giorni eravamo seguiti da masse di gente perbene, da persone che si erano illuse.
Poi è arrivato chi ha rubato le speranze, si è appropriato dei sogni, i nostri sogni.
Non per migliorarci, ma per salvare se stesso.
Gli illusi di quel tempo hanno seguito chi ha saputo urlare di più, dimenticandosi dei modi più pacati e più consapevoli di un uomo che davvero aveva tracciato la strada per cambiare.
Non nascondo che mi piacerebbe davvero che a quell'uomo venisse data la seconda possibilità, non per lui ma per noi tutti.
Ma anche se non dovesse accadere, la cosa più importante è un'altra: la seconda possibilità deve essere data a chi serba nel cuore la stessa voglia di tornare a galla, la stessa volontà di cambiare, la stessa consapevolezza di unire la nostra grande famiglia per crescere insieme, per un futuro migliore.
Questo futuro sarà lasciato ai nostri figli.
Con rispetto,
Fabio

Monday, August 09, 2010

Soluzione alla crisi

Non credo che in Italia stiamo attraversando un periodo di crisi di governo.
I momenti di crisi sono cadenzati da ben altre problematiche che danno origine a scenari completamente diversi da quelli che stiamo osservando oggi.
Io direi che siamo alla frutta, ma in tutt'altro senso.
Purtroppo a mancare sono le idee, a mancare è sopprattutto la volontà di fare dei piccoli sacrifici.
Attenzione però, i sacrifici non sono da attribuire alla povera gente, io voglio sperare che i nostri politici la smettino di prendere tutti in giro e comincino a fare politica sul serio.
Altrimenti è meglio che qualcuno recitasse il mea culpa (non succederà mai) e tornasse a casa con le pive nel sacco.
Io, a dire il vero, un'idea interessante ce l'avrei.
Ho un'idea talmente REALE e FATTIBILE che probabilmente nessuno l'ha ancora pensata.
E' proprio vero che le soluzioni più semplici sono le meno gettonate, ma sono anche le più efficaci.
Bene, ho l'idea vincente... che non posso bruciare, però non ho la squadra che possa realizzarla.
Accidenti, è proprio vero che chi ha il pane non ha i denti!
Non mi resta che rimboccarmi le maniche e darmi da fare, proprio come ai vecchi tempi.
Se qualcuno vuole aiutarmi mi scriva, qui, su facebook, sul pattoveneto, via e-mail, via posta, via sms, o come gli pare.
Non dico di aver deciso di tornare... ma ci sto pensando seriamente!

Thursday, August 05, 2010

Ma chi crede di prendere in giro?

Sono convinto che le anticipate non sono gradite a nessuno.
Nemmeno a lui.
L'azione che abbiamo visto in questi giorni, portata avanti dai Finiani e altri della combriccola, non è altro che una "ferragostata" e molti italiani se la sono bevuta.
Ma a qualcuno conviene questa situazione?
Certo!
Fini ne esce vincitore e leader di un gruppo "sdoganato" finalmete sia dal estremismo di destra che dal berlusconismo.
In questo modo Fini diventa, agli occhi degli italiani, un uomo alla guida di un'alternativa democratica-moderata.
Ci avreste mai creduto nel 1992?
La bravura diplomatica del Gianfranco nazionale è stata quella di non accellerare troppo e di far quocere a fuoco lento il Silvietto che ancora una volta usa i sondaggi come arma intimidatoria, ma questa volta i sondaggi non erano pronti e, verosimilmente, il buon Silvio non gode più del 38%.
Quindi certamente non è vera la storia del voto anticipato, perderebbe Silvio, perderebbe Fini e perderebbe anche Bersani in quanto non pronto a guidare una coalizione vincente.
Ma allora chi sarebbe il vincitore?
E' chiaro, la lega vincerebbe in tutto il nord, e Bossi lo sa benissimo, Tremonti potrebbe essere il collegamento tra Bossi e il centrodestra, scenario aperto su quale cetrodestra Tremonti vorrebbe al suo fianco. Quella Berlusconiana: vecchia e in via d'estinzione o Quella moderata: Senza un leader preciso ma forse proprio per questo più avvicinabile?
Il centrosinistra ne uscirebbe sconfitto ma probabilmente più coeso, Bersani verrebbe sacrificato (vedi Occhetto, D'Alema, Fassino, Rutelli, Veltroni...), avremo la tragica possibilità di tornare ai tempi dei primi anni '90 dove vigeva il clima "giustizialista" contro i ladroni della politica lasciando spazio a "nuovi" volti che però ci hanno deluso.
Non credo che Silvio voglia sparire dalla scena, non credo che possa lasciare l'Italia a Bossi, quindi il fatto che adesso faccia la voce grossa e chiami tutti a raccolta per proporre soluzioni di voto è semplicemente una finta che in termini calcistici potrebbe chiamarsi "Veronica".