Monday, November 07, 2011

Rien à attendre du G20

Ci sarà mai da aspettarsi qualcosa di buono dal G20?
Secondo molte organizzazioni internazionali non è possibile, perché il G20, secondo loro, non è un tavolo che possiede gli strumenti necessari per risolvere le situazioni di crisi.
Mentre i capi di stato del G20 si incontrano a Cannes, altre organizzazioni di sono incontrate a Nizza per ascoltare la voce dei contadini e per difendere la sovranità alimentare.
Queste organizzazioni contadine denunciano le false soluzioni e le misure deboli introdotte dal G20 per sradicare la fame e la malnutrizione.
Per garantire la sicurezza alimentare, l’agricoltore deve avere accesso ad acqua, ai semi e alla terra.
Questo accesso è limitato, in particolare attraverso lo sviluppo dei nuovi carburanti prodotti dall’agricoltura e dagli espropri dei terreni per produrre gli “agro-caburanti”, che sono promossi dal G20.
In un periodo in cui non si parla più di agricoltura geneticamente modificata, pare che il G20 abbia trovato l’intesa a facilitare la ricerca sul genoma di frumento, in particolare per lo sviluppo di varietà geneticamente modificate, che ridurrà ulteriormente l’autonomia dei contadini.
Inoltre, il G20 non offre misure serie per evitare la speculazione sui prezzi delle materie prime agricole inducendo irregolarità, rovinando gli agricoltori, proprio mentre intere popolazioni muoiono di fame.
Secondo queste organizzazioni internazionali il G20 è illegittimo, anzi è proprio il G20 ad essere la causa della crisi finanziaria, la causa della crisi alimentare, la causa delle sbagliate tendenze ambientali e sociali.
I suoi interessi sono incompatibili con la risoluzione di queste crisi.
Ma allora… perché ci siamo aspettati tanto che il G20 ci aiutasse ad uscire dalla crisi internazionale che stiamo subendo in questi anni?
Fonte via campesina: http://www.viacampesina.org

Wednesday, September 14, 2011

Contro il PORCELLUM

Referendum: la raccolta di firme è alle battute finali. 
Ci vuole un ultimo sforzo!

Fabio Garbo contro il "porcellum" - Riparte la democrazia
Manca davvero poco al termine della campagna che ci ha visti impegnati nella raccolta di firme per proporre i referendum che andranno a cambiare il modo di eleggere i nostri rappresentanti in parlamento.

Ce la faremo! Sì è importante essere convinti che i nostri sforzi non andranno vani, ma ci vuole un ultimo sforzo.
E' impossibile, in questo momento, fare il punto della situazione sul numero esatto delle firme raccolte, sono tante, ma dobbiamo essere sicuri di farcela e adesso è impossibile dirlo.

Passiamo al pratico, concentriamoci sulle ultime cose da fare, non adagiamoci, anzi, facciamoci sentire ancor più di prima. La nostra presenza è importantissima, organizzare banchetti di raccolta è utile ma, se fossimo impossibilitati, rechiamoci nei comuni dove troveremo i moduli da firmare.
Ditelo a tutti gli amici, sarebbe assurdo non farcela per poche firme, quindi non trascurate nulla e nessuno.
Per avere maggiori informazioni visitate il sito www.referendumelettorale.org, e se siete utenti di facebook troverete la pagina ufficiale, il gruppo dei referendari e atri gruppi di sostenitori. Potere avere contatti diretti con i promotori e comunicare tra di voi!
Con questo referendum si rompono gli equilibri che hanno permesso la gestione di potere che ha condotto l'Italia al baratro della crisi. Con questo referendum diremo BASTA ai nominati, anche se non li elimineremo del tutto, ma certamente faremo in modo che gli eletti siano coloro che vincono una competizione elettorale e non coloro che dovranno rendere conto solo alle segreterie di partito.
E' un passaggio fondamentale per la democrazia! E' un passaggio fondamentale per la credibilità con l'estero, per la serietà di un paese, per la stabilità dell'economia, per attirare investitori, per dare il via a nuovi progetti politici che possano rilanciare l'Italia.
Per capire quanto efficace sia il sistema basta guardare come funzionano le amministrazioni locali.
Il referendum gode di un grande consenso e la gente si dimostra favorevole alla nostra iniziativa. Ma nonostante questo molti non sono informati.

Per questo chiedo a tutti di farlo conoscere. Con ogni mezzo. Riprendiamoci la politica in mano!Serve ancora l’ultimo sforzo.
Ci meritiamo un'Italia migliore!

Wednesday, September 07, 2011

Nuovo Dramma Italiano

Ma se l'ha capito anche Pisanu perché gli altri insistono tanto?
Notizia di oggi: Pisanu apre ad un governo di larghe intese senza Berlusconi.
Accidenti... senza Berlusconi?... capirai che dramma.
E' incredibile che la politica italiana si sia ridotta a questioni di così poca rilevanza.
Non voglio assolutamente offendere nessuno ma... ci rendiamo conto? Se Berlusconi sta o non sta al governo cosa cambierà mai?
Ma ci siamo dimenticati che esistono anche gli altri? Gente brava come lui, con una testa come lui, con idee e con proposte. Ma dov'è il problema se si cambia governo? Ma dov'è il problema se cambia il Primo Ministro?
Lo scandalo è proprio nel fatto che tutta un'area di politici si sono arroccati sulla strana idea che il governo è stato scelto dal popolo sovrano.
Niente di più sbagliato. Il popolo sovrano in Italia non esiste, la democrazia è a livelli scadenti già da parecchio e la regola che dovrebbe permettere un ricambio politico in realtà è la madre di tutte le porcate. Il governo è scelto da chi vince e, bada bene, vincono sempre gli stessi.
Cambiare tale regola significherebbe rompere gli equilibri, per questo i referendari sono tanto odiati e tanto snobbati. Andare a firmare il referendum contro la legge "porcata" non cambierà le cose ma almeno darà una spinta ad un processo che dovrà cambiarle davvero. Quindi firmiamo fiduciosi, serve. Serve davvero!
Qualcuno parla di casta, io penso che la casta siamo tutti noi!
Certo, noi che accettiamo che accada tutto questo. Noi che ci facciamo prendere in giro.
Se vogliamo uscire dalla casta dobbiamo rompere gli equilibri, ma dobbiamo farlo rispettando le regole. Senza rivoluzioni, nel pieno rispetto della nostra Costituzione.
La scelta più coraggiosa è quella di convincersi che si può ancora usare la testa.
Cercare di capire, farsi domande, parlare con la gente, esprimere le proprie idee, accettare le critiche, fare qualcosa, allontanarsi dai fannulloni, guadagnare onestamente, insegnare ciò che si è imparato, dare agli altri a gratis tempo e idee.
In poche parole dovremmo tutti essere un po' più altruisti senza però essere fessi.
In quest'ottica... ma chi se ne frega se Berlusconi resta a fare il miliardario a Montecitorio o se semplicemente resta a fare il miliardario a Villa Certosa.
Io intanto resto a fare il poveraccio a casa mia.
Imparate a leggere tra le righe

Friday, September 02, 2011

Il diritto al lavoro

[...] L'enciclica Rerum novarum, accostandosi al popolo, che abbracciava con stima e amore, penetrò nei cuori e nelle menti della classe operaia e vi infuse sentimento cristiano e dignità civile; a segno tale che la potenza dell'attivo suo influsso venne, con lo scorrere degli anni, così efficacemente esplicandosi e diffondendosi, da far diventare le sue norme quasi comune patrimonio della famiglia umana. E mentre lo Stato, nel secolo decimonono, per soverchio esaltamento di libertà, considerava come suo scopo esclusivo il tutelare la libertà con il diritto, Leone XIII lo ammonì essere insieme suo dovere l'applicarsi alla provvidenza sociale, curando il benessere del popolo intero e di tutti i suoi membri, particolarmente dei deboli e diseredati, con larga politica sociale e con creazione di un diritto del lavoro. Alla sua voce rispose un'eco potente; ed è sincero debito di giustizia riconoscere i progressi, che la sollecitudine delle autorità civili di molte nazioni hanno procurato alla condizione dei lavoratori. Onde ben fu detto che la Rerum novarum divenne la Magna Charta dell'operosità sociale cristiana. [...]

Queste parole le ho tratte dal discorso di Sua Santità Papa Pio XII in occasione del 50° anniversario dell'enciclica di Papa Leone XIII "Rerum novarum". Il discorso fu radiotrasmesso in occasione della Pentecoste del 1941.

E' bene riflettere su queste date e sui contenuti del discorso, Papa Leone XIII era certamente mosso dalla convinzione profonda che alla Chiesa compete non solo il diritto, ma ancora il dovere di pronunziare una parola autorevole sulle questioni sociali. E Papa Pio XII non perse l'occasione di ricordarlo a tutti.

Tali concetti vengono ripresi e ricordati con forza anche da Papa Giovanni XXIII nell'enciclica "Pacem in Terris" dove riesce ad offrire una meravigliosa lezione di diritto privato: [...] Agli esseri umani è inerente il diritto di libera iniziativa in campo economico e il diritto al lavoro [...]  È perciò indispensabile che i poteri pubblici si adoperino perché allo sviluppo economico si adegui il progresso sociale; e quindi perché siano sviluppati, in proporzione dell’efficienza dei sistemi produttivi, i servizi essenziali, quali: la viabilità, i trasporti, le comunicazioni, l’acqua potabile, l’abitazione, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, condizioni idonee per la vita religiosa, i mezzi ricreativi. E devono anche provvedere a che si dia vita a sistemi assicurativi in maniera che, al verificarsi di eventi negativi o di eventi che comportino maggiori responsabilità familiari, ad ogni essere umano non vengano meno i mezzi necessari ad un tenore di vita dignitoso; come pure affinché a quanti sono in grado di lavorare sia offerta una occupazione rispondente alle loro capacità; la rimunerazione del lavoro sia determinata secondo criteri di giustizia e di equità; ai lavoratori, nei complessi produttivi, sia acconsentito svolgere le proprie attività in attitudine di responsabilità; sia facilitata la istituzione dei corpi intermedi che rendono più articolata e più feconda la vita sociale; sia resa accessibile a tutti, nei modi e gradi opportuni, la partecipazione ai beni della cultura. [...]

E' bene ricordare che spesso la Chiesa Cattolica richiama i propri fedeli ad impegnarsi in questioni sociali e politiche, trovo strano ed assurdo che spesso i politici che si collocano nel centrismo democratico cristiano non abbiano il coraggio di impugnare il ruolo che a loro spetta di diritto.
Se uno è un fedele Cattolico DEVE tutelare i diritti del prossimo, DEVE occuparsi di politica, DEVE impegnarsi affinché le condizioni della gente siano dignitose, DEVE pensare al lavoro come condizione primaria per il sostentamento della famiglia, DEVE dare uno sguardo al mondo operaio, al mondo sociale, ai pensionati, agli ammalati, alle minoranze, agli esclusi, agli ALTRI.

E' bene leggere che il Cardinal Bertone ricordi chiaramente che :"[...]I diritti sociali sono parte integrante della democrazia sostanziale e l'impegno a rispettarli non puo' dipendere meramente dall'andamento delle borse e dei mercati [...]"

E visto che la nostra tanto amata Costituzione si occupa come primo punto a ricordare a tutti che l'Italia è un Paese fondato sul lavoro, verrebbe da chiedersi perché troppo spesso ci dimentichiamo delle politiche per le occupazioni.
La linea di demarcazione è sottilissima: se siamo brava gente non servono etichette. Secondo il mio punto di vista se fossimo tutti un po' più ALTRUISTI, certi discorsi non servirebbe ricordarli, ma troppo grande è la tentazione di arricchire solo se stessi, magari in nome della buona politica o dei buoni cattolici.
Ma la coperta è corta, non c'è bisogno di serbare il ladro in casa, buttiamolo fuori altrimenti avremmo freddo tutti.
C'è bisogno di ALTRUISMO, c'è bisogno che i politici siano ALTRUISTI, c'è bisogno che i sacrifici che vengono chiesti siano pensati per migliorare le condizioni della povera gente.

Sono convinto che l'Italia abbia bisogno di meno politici e di più cattolici.
Sono convinto che l'Italia abbia bisogno di meno cattolici e di più politici.

Imparate a leggere tra le righe.

Tuesday, August 09, 2011

Per la democrazia


Uno dei più importanti pincìpi assolutamente irrinunciabili per la qualità della democrazia, è il principio dell'alternanza. Su di esso si basano tutte le più antiche democrazie occidentali. In Italia non abbiamo una grossa tradizione in tal senso, purtroppo siamo stati governati dalla spregiudicatezza politica di alcuni leader abili solo a fare l'ago della bilancia. Il sistema partitocratico sembrava invincibile, a tutto questo un piccolo gruppo di persone, guidato da Mario Segni, si è fermamente opposto. Segni è l'unico che ha provato davvero a cambiare le cose. E c'era riuscito! Quello che è successo poi è stato solo il ritorno del vecchio sistema, vestito di nuovo. Oggi abbiamo la possibilità di opporci di nuovo! E dobbiamo essere più convinti di prima. Tornare al proporzionale non avrebbe senso con gli attuali schieramenti e le loro composizioni. Andare avanti, verso il principio dell'alternanza, è l'unica via d'uscita.

Tuesday, May 24, 2011

C'era una volta il mattartellum


C'era una volta....
Quante fiabe iniziano così? Richiamo fantasioso a ciò che era bello ma che ora non c'è più.
Oggi non ho proprio resistito dall'esprimere il mio disappunto dall'atteggiamento di uno dei gruppi protagonisti della politica italiana, ma che purtroppo non dimostra affatto di meritare la fiducia del popolo italiano.
La Lega Nord non è nuova a manovre roccambolesche e a retromarce clamorose, spesso accende micce che poi non riesce a spegnere, spesso firma accordi che poi vengono smentiti dai propri vertici, spesso grida a squarciagola per ottenere qualche vantaggio per il territorio dove vanta maggioranze bulgare, ma poi dimostra che gli unici vantaggi che riesce ad ottenere sono solo per se stessa e per i propri più alti capi.
Merita fiducia una compagine del genere?
Come? Anche la DC ha fatto lo stesso?
Infatti è stata aspramente condannata anche per le colpe degli altri, comunque vorrei dire che la DC non era solo quella degli ultimi anni, anzi.
Ma la cosa bizzarra è che alla Lega viene perdonato tutto, anche il fatto di avere partorito la peggior legge elettorale che si possa immaginare, definita dagli stessi autori una porcata, e che con questa sia riuscita ad ottenere cariche prestigiose e posti di responsabilità.
Responsabilità che ovviamente non merita, lo stesso Bossi oggi dice che era meglio il proporzionale e si comincia a pensare che era meglio il mattarellum.
Ma come? Il mattarellum prevede solo una piccola quota di proporzionale (25%) e con esso sono stati mantenuti gli equilibri della prima repubblica, cosa che NOI avevamo duramente combattuto.
Che la lega voglia diventare il nuovo ago della bilancia lo si era capito già da tempo, ma che questa strategia sia degna delle peggiori performace di Craxi non lo dice nessuno!
Ancora più incredibile è che la Lega nel 1993 ha sostenuto i referendum per ottenere il maggioritario, poi nel 1995 e nel 1999 non ha sostenuto quei referendum che avrebbero completato la riforma maggioritaria, anzi si accodò alla corte di Silvio mantenendo un cupo silenzio.
Quando si è trattato di mettere le mani alla legge elettorale è stato proprio il dentista della lega a firmare la legge porcata sapendo (lo ha dichiarato lui) d'aver fatto proprio una porcata.
Adesso si sono accorti che non andava bene.
Non vi pare troppo?
Questa Lega non mi piace, o torna ad essere quel grande movimento di radici federaliste, con il senso della giustizia, con la voglia di emergere per far grande l'industria e la piccola e media impresa, con il senso del dovere, o questa Lega sarà la tomba della democrazia italiana.
La cosa peggiore è che gli italiani non si accorgono del doppiogiochismo di Bossi, gli italiani traditi dalla Lega continueranno a credere nelle sue illusioni, nelle sue prese in giro.
Ma continuerà ancora per molto?

No! non continuerà così, è impossibile.
La pentola scoppierà di nuovo e la gente tornerà a fare politica con sistemi democratici di partecipazione, la via c'è ed è molto più praticabile e vicina di quanto non si possa immaginare.
Quando il popolo leghista si accorgerà che c'è qualcuno in grado di combattere per loro senza prenderli in giro allora assisteremo ad una grande dimostrazione di senso di responsabilità.
Vivere in un Italia migliore si può! Ne sono convito!

Friday, April 01, 2011

Liti a Montecitorio e risse in Val Padana


E non si può andare avanti così!
Bella scoperta,
ma stavolta a dirlo sono tutti, tutti i BIG.
Certo, perché se è la gente comune a lamentarsi non succede nulla, noi non possiamo capire, la politica è troppo alta per poter essere compresa da umili cervelli come i nostri. Ma quando a dirlo è il nostro CARO Presidente allora cambia tutto, certo allora senti che tutti i potenti si lamentano e ripetono la musica senza obiezioni, quasi in stato di ipnosi.
Lui dice che è ora di cambiare o scioglie le camere... ecco che di fronte a questa "minaccia" i fedeli del Cavaliere cominciano a guardarsi attorno, dando un'occhiata alla propria poltrona, a quella del vicino (che è sempre più verde) e a tutte le possibili candidature che potrebbe offrirgli il nemico.
Che schifo! Lasciatemelo dire, che schifo.
La politica è fatta da una banda di affaristi che pur di sistemarsi sono pronti a mollare tutto per scialuppe più sicure, lasciando la nave piena di vomito in balia delle onde.
Noi della Val Padana, che a dir di certi dovremmo essere tutti leghisti, vediamo la lontana Roma come luogo di malaffare, vediamo che i paladini della giustizia ci avevano promesso una politica migliore e, invece, stanno sistemando amici e amichetti, figli e figliastri, riducendo questo "Bel Paese" in un teatrino da chiudere per bancarotta.
Peccato che giocano con i soldi nostri, peccato che distruggono il nostro Paese, peccato che dovrebbero andarsene a casa e, invece, continueremo a votarli per farli arricchire ancora alla faccia nostra.
Se il Presidente scioglierà le Camere, ne dubito ma non si sa mai, purtroppo non cambierà nulla, ma se nel frattempo ci organizziamo per ridare voce ai cittadini allora forse qualcosa potrebbe funzionare meglio.
Io sono convinto che a rappresentarci ci debba andare la gente SEMPLICE, la gente POVERA, la gente che fa fatica e che lavora.
Chi invece ha fatto solo politica, da almeno 15 anni, non può rappresentare chi ha i calli sulle mani.

Wednesday, March 16, 2011

Cominciamo col colpire “CHI” e non “COSA”.

Fabio Garbo

Avete idea di quante fesserie siamo circondati ogni giorno?

Eppure pare che tutto non ci riguardi… sono solo fesserie.

Attenzione però, a furia di ignorare il pericolo prima o poi ci potremmo scottare, anche se si tratta di un semplice fuocherello di un cerino.

Quanta gente crede agli oroscopi, alle maghe, alle guarigioni, agli stregoni, alle danze della pioggia, alla fine del mondo, a Nostradamus o al calendario Maya… pare quasi che ogni scorciatoia che mira al furbesco raggiungimento del benessere sia legittimato, fosse anche quello di rivolgersi ad un idiota che legge i movimenti dei fondi di caffè.

E’ pazzesco pensare che tutto questo è accettato ancor oggi, nel 2011, con il livello di cultura decisamente diverso da quello che c’era nel medioevo.

Se vogliamo, invece, comportarci da responsabili rimbocchiamoci le maniche!

Cerchiamo la soluzione tra le possibili e non tra le probabili, sforziamoci a pensare alla grande e vedere che, oltre a noi stessi, ci sono anche gli altri.

Ricordiamoci che abbiamo ereditato tutto dai nostri padri e lasceremo tutto ai nostri figli, non scapperemo mai al giudizio dei nostri figli se a loro lasceremo un mondo rovinato e invivibile.

E’ assurdo correre dietro all’arricchimento, quando la corsa ci costa più di quanto guadagneremo.

Il ricco diventerà certamente più ricco e si ingozzerà con la sua ricchezza, i poveri (quelli veramente poveri) non li salveremo noi, non li salverà il ricco, loro saranno destinati a rimanere tali sino alla morte di fronte all’indifferenza di tutti che si sono abituati a guardare solo la propria pancia e quella del ricco.

Non intendo fare un discorso moralista, c’è chi è più bravo di me in questo.

Vorrei soltanto salvare i miei figli, vorrei lasciare a loro un mondo migliore di quello che mi trovo tra le mani adesso, questo mondo non è quello che mi hanno lasciato i padri, questo mondo lo stiamo rovinando noi!

Da quanti anni sentiamo parlare di riscaldamento globale?

Da quanto ci viene ricordato che il livello delle polveri sottili è troppo alto?

Da quanti anni si sente il problema dell’inquinamento da petrolio e derivati?

Da quanto ci rendiamo conto che le discariche sono sature e non le vuole più nessuno?

Da quanti anni c’è chi vuole un’energia pulita?

Da quanto c’è chi ricorda a tutto il mondo che le centrali nucleari sono pericolose?

Da quanti anni ci sono studiosi che trovano soluzioni alternative?

… potrei continuare con queste domande all’infinito ma il punto è: cosa facciamo noi per evitare che i nostri figli vengano ammazzati dalla nostra ingordigia?

Certo, vi sento! Mi state chiedendo se oltre alle prediche sono in grado di fare qualche proposta.

La risposta è sì! L’inizio però è ben diverso da quello che vi aspettate. Bisogna andare alla radice del problema!

Cominciamo col colpire “CHI” e non “COSA”.

Cosa siano i problemi ormai lo sappiamo tutti. Chi sono i problemi lo sanno in pochi.

Se qualcuno facesse l’elenco dei pochi potenti che ci stanno manovrando, il giorno dopo verrebbe fatto sparire assieme allo stesso elenco.

Se qualcuno si mettesse contro di loro verrebbe spazzato via nel ridicolo, trattato come un matto o come un danno per la società.

Per individuarli è più semplice di quello che credete, iniziate a percorrere la via del denaro, ci saranno molteplici incroci, a testimonianza di quanti compromessi ci siano dietro all’arricchimento, per non sbagliare seguite la strada che porta all’arricchimento veloce, cercatelo anche nel passato, i nomi cominciano a corrispondere, noterete certi movimenti sia negli anni ’70 che negli anni seguenti. Capirete che CHI comandava prima comanda anche oggi.

Loro sono diventati potenti, ma lo erano già, noi ci stiamo impoverendo senza saperlo, i nostri figli non avranno nulla e i figli dei potenti nemmeno!

Tuesday, January 25, 2011

L’ultima carta.

E’ chiaramente arrivato il momento della fine.

Sta finendo un’epoca e se ne sta aprendo un’altra, con tutte le fratture e le incomprensioni tipiche dei momenti di transizione.

Lo stesso scenario l’abbiamo visto 20 anni fa, quando si chiuse con un modo di concepire la politica, per fare spazio al nuovo sistema.

Già all’epoca c’era chi profetizzava dando poche speranze ai “rivoluzionari” dell’epoca, il grosso problema è stato un altro: la rivoluzione non c’è stata.

Se guardiamo il passato possiamo definire con precisione date ed eventi, teste che saltano, regime che cambia.

Siamo passati da un monopolio all’altro in più occasioni, con grandi grandi sacrifici.

Di sicuro Don Luigi Sturzo non avrebbe mai immaginato che il suo “Partito Popolare” sarebbe finito con un’etichetta poco dignitosa e sinonimo di “Ladroni”.

20 anni fa, forse nessuno se lo ricorda, c’è stato un fuggi fuggi generale da quella “Democrazia Cristiana” che aveva dato da mangiare a tutti, che aveva lasciato parlare tutti, che aveva fatto politica per tutti. Quella stessa Democrazia Cristiana che faceva comodo a tutti quando rispettava le regole e anche quando non le rispettava.

Chi all’epoca osava alzare la voce, nel tentativo di riportare ordine, veniva taciuto ed infangato con le meschinità che andavano di moda in quel tempo.

Gli stessi meschini di allora hanno abbandonato la nave quando la stessa cominciava affondare, gli stessi che sono passati dalle segreterie di tutti quei gruppetti che si formavano per ridare speranza agli italiani. Meschini che sono sempre stati protetti da “Mamma Chiesa” e che di colpo si sono scoperti “nudi”.

Rifugiarsi sotto le gonne del più forte era la soluzione più naturale, è quello che successe allora ed è quello che sta succedendo oggi.

“Forza Italia” era una nuova “Democrazia Cristiana vestita di festa” era il partito di chi aveva più soldi, il partito visto di buon occhio da “Mamma Chiesa” era il rifugio ideale per gli ipocriti fuggiaschi alla ricerca della “sdoganazione” ed era anche la possibilità per i “piccoli assetati di potere” che prima erano frustrati dentro un grande partito che non dava spazio, era la terra promessa per quei “seguaci di Craxi” che finalmente vedevano la loro “rivincita” sul sistema.

Era la possibilità di raggiungere il potere.

Forza Italia non è mai stato “il partito dagli ideali forti”. Doveva essere un gruppo che raccogliesse il consenso di tutti.

Oggi, gli stessi personaggi di allora hanno solo 20 anni in più, ma sono ancora loro!

Si stanno già guardando intorno, attenti ad ogni forma di aggregazione vincente.

Ancora una volta cercano il movimento con più soldi, il gruppo “perbenista” che possa raccogliere il consenso dei cattolici, il partito dalle ispirazioni liberali e socialiste, democristiane e comuniste, conservatrici e progressiste. Tutto. Certo tutto. Purché arrivino i voti e tanti tanti soldi.

Se Silvio avesse “filtrato” le sue amicizie non sarebbe l’uomo vincente che è stato negli ultimi 20 anni. Ma oggi non può aspettarsi che i topi rimangano della nave assieme a lui.

Lui lo sa, per questo sta tentando l’ultima carta.

Lui lo sa, per questo cadrà Sansone e tutti i Filistei.