Abbiamo una grande occasione.
Quest’anno ricorre il ventennale della presentazione del “Movimento
dei Popolari per la Riforma ”.
E’ senza dubbio un’occasione da non perdere, potrebbe essere
la scintilla che scatena un incendio.
E’ fuori d’ogni dubbio che la gente comune non ne può più
della vecchia politica, tutti vorrebbero un taglio netto col passato, tutti
vorrebbero uscire dalla crisi, tutti scaricano le colpe ai malgoverni che si
sono susseguiti.
Eppure 20 anni fa, qualcuno aveva provato a cambiare le
cose, ma ci avevano provato davvero!
Erano stati definiti “la banda degli onesti” o per alcune
testate giornalistiche: “l’armata di onestopoli”.
Era un movimento composto da gente perbene che aveva nel
cuore il bene dell’Italia e degli italiani.
Gente che aveva messo al primo posto il futuro dei propri
figli e non il proprio futuro.
Persone alle quali si doveva dare rispetto e delle quali ci
si doveva fidare, perché loro avevano scommesso tutto sul cambiamento.
Sono passati 20 anni, e qualcosa erano riusciti a fare prima
di scomparire nel nulla.
La vecchia politica si è rimpossessata della stanza dei
bottoni, forse la vecchia politica non aveva mai perso il proprio potere, ma
per qualche mese aveva tremato di paura.
Oggi respiriamo ancora la stessa voglia di cambiamento di 20
anni fa, e come 20 anni fa c’è una sorta di rassegnazione, lo smarrimento e la
ricerca di un gruppo o di un leader che possa traghettare l’Italia fuori dal
pantano.
20 anni fa il gruppo si era creato attorno alle idee
riformatrici del FUCI guidato da un giovane Giovanni Guzzetta, attorno alla
parte buona della politica che non riusciva ad emergere, attorno alla
leadership di un vero Signore che delle riforme istituzionali ne ha fatto la
sua “Ragion di Vita”: Mario Segni.
Il 10 ottobre 1992 il movimento era stato presentato davanti
a 10.000 testimoni, in uno scenario pieno d’entusiasmo offerto da uno stracolmo
PalaEur.
Era bastata un’idea e poche persone a volerla perseguire.
Con quel cuore si stava dando vita alla “rivoluzione
possibile”, una vera e propria battaglia contro la partitocrazia, contro gli
sprechi, contro la lentezza burocratica, contro la crisi.
Oggi abbiamo bisogno ancora di quello stesso cuore.
Quest’anno il 10 ottobre sarà di Mercoledì, io proporrei una
data vicina per poter commemorare il ventennale e magari per riaccendere la
scintilla che aveva dato vita a quel movimento.
Secondo me potrebbe essere significativa la data del “20
ottobre 2012”
e quel 20 potrebbe ricordare che 20 anni prima gli onesti ci avevano già
provato.
Attendo, nei commenti, qualche suggerimento.
Dobbiamo essere pronti, è un’occasione per colmare il vuoto
politico che ci sta portando alla rovina.
Io ci sono!
6 comments:
Un'altra data significativa, forse meno impegnativa, è il 31 luglio.
Nel 1992, il 31 luglio è la data di nascita del movimento in oggetto.
Nacque a Praglia, vicino a Padova.
Anche questa potrebbe essere un'idea.
Nel caso qualcuno passasse di qui ecco lo stato dell'arte.
Ovviamente non metto nomi e mi limito ad una sintesi stretta.
Ho sentito un po' di amici e altri li sentirò in questi giorni.
Pare che la data proposta sia piaciuta (20 ottobre 2012);
In molti mi hanno dato l'impressione che non vedessero l'ora di ripartire, altri mi hanno già dato qualche idea; qualcuno vorrebbe partecipare ma altri vorrebbero essere attivi anche per il futuro.
Tutto questo mi sta caricando d'entusiasmo.
Ieri (29.07.2012) ho creato il gruppo "Movimento dei Popolari per la Riforma - Ventennale".
Tale gruppo vuole essere un "foro operativo" per l'organizzazione dell'Evento.
Partecipate e iscrivere anche i vostri amici. La riuscita dell'evento sta anche nelle piccole cose.
Il gruppo ha raggiunto 255 iscritti, non è molto e nemmeno poco.
Tra gli iscritti c'è qualcuno che è costantemente attivo e altri costantemente visitatori. Altri ancora non sono né attivi né visitatori.
Nel gruppo è stato messo del materiale utile ad iniziare le prime riflessioni su che cos'era il movimento 20 anni fa.
Mi piacerebbe che ci fosse un inizio di riflessione costruttiva, forse è ancora presto.
Non so se verrà mai fatto il ventennale, non so neppure se da qui nascerà qualcosa.
Penso comunque che ne è valsa la pena, almeno ho riportato in vita la speranza di poter migliorare le cose e, in questo periodo, non è cosa da poco.
Potrebbe invece nascere un'idea nuova, qualcosa che non parta solo da me ma anche dagli altri. Sarebbe bello costruire un gruppo che lavori in processo partecipato. Sarà difficile ma se dovesse riuscirmi allora non metto limite a ciò che potrebbe riuscire al gruppo appena nato.
L'occasione sembra sempre più persa.
Preferisco pensare che ci abbiamo provato.
Il giorno del ventennale sarebbe domani.
E' stata persa un'occasione.
E che questo serva di lezione ai posteri.
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