Tuesday, August 30, 2005

La grande occasione

Sempre più mi par di respirare la voglia che i cittadini hanno di mandare a casa l'attuale governo.
Più che con il governo, mi pare, i cittadini ce l'hanno proprio con Silvio da Arcore, che a furor di Vaff.... vorrebbero cacciare dal Palazzo.
Speranze vane? Di certo c'è un po' di contradizzione in ciò che stiamo assistendo, perchè proprio quella gente che lo volevano come proprio leader ora lo vorrebbero in galera, ma domani, alla vigilia delle elezioni, lo avranno già scusato e lo voteranno come unica speranza per la nostra Italia.
Popolo bue? No, no, non stò dicendo questo, anzi la gente ha dimostrato che ,quando viene chiamata nell'intimità dell'urna, sa sorprendere quanto nessuno può prevedere.
E' proprio questa incertezza che stà alimentando la voglia di stabilità.
La stabilità ce la può dare soltanto un raggruppamento omogeneo e differente dagli attuali schemi: i moderati di centro.
La vecchia DC? Assolutamente no. Sarebbe come mettere una pietra davanti ad un sepolcro, la gente vuole coerenza, la gente ha bisogno di fidarsi di qualcuno e chi si potrebbe fidare di chi rappresenta il passato più logoro?
I moderati devono saper gestire le poche risorse che hanno con la coscienza di aver tra le mani il portafoglio degli italiani, e questi ultimi devono votare per dare la fiducia ad un gruppo che gestirà il loro stesso futuro.
Allora quale gruppo si può meritare questo tipo di fiducia? Gente seria, gente che non guarda in faccia al proprio interesse ma che vuole l'interesse di tutti. Così si cresce, così si ridà l'Italia agli italiani, così si può avere la stabilità tanto agognata.
Temo però che, se non nasce un forte movimento che dia fiato a questa ipotesi, rischiamo di perdere la grande occasione.
Questo sarebbe il momento giusto, il momento di costruire un'alternativa ai 2 poli, un gruppo in grado di meritare la fiducia del 50% dei cittadini.
Lo si può fare solo assieme agli altri, non da soli, lo si può fare solo se ci fosse una democrazia mediatica che riporti fedelmente le dichiarazioni dei gruppi, senza censure, senza doppi commenti, senza "falsa par-condicio".
Ancora non ci siamo, ma sono convinto che ci arriveremo.
Io ci credo

La grande occasione

Sempre più mi par di respirare la voglia che i cittadini hanno di mandare a casa l'attuale governo.
Più che con il governo, mi pare, i cittadini ce l'hanno proprio con Silvio da Arcore, che a furor di Vaff.... vorrebbero cacciare dal Palazzo.
Speranze vane? Di certo c'è un po' di contradizzione in ciò che stiamo assistendo, perchè proprio quella gente che lo volevano come proprio leader ora lo vorrebbero in galera, ma domani, alla vigilia delle elezioni, lo avranno già scusato e lo voteranno come unica speranza per la nostra Italia.
Popolo bue? No, no, non stò dicendo questo, anzi la gente ha dimostrato che ,quando viene chiamata nell'intimità dell'urna, sa sorprendere quanto nessuno può prevedere.
E' proprio questa incertezza che stà alimentando la voglia di stabilità.
La stabilità ce la può dare soltanto un raggruppamento omogeneo e differente dagli attuali schemi: i moderati di centro.
La vecchia DC? Assolutamente no. Sarebbe come mettere una pietra davanti ad un sepolcro, la gente vuole coerenza, la gente ha bisogno di fidarsi di qualcuno e chi si potrebbe fidare di chi rappresenta il passato più logoro?
I moderati devono saper gestire le poche risorse che hanno con la coscienza di aver tra le mani il portafoglio degli italiani, e questi ultimi devono votare per dare la fiducia ad un gruppo che gestirà il loro stesso futuro.
Allora quale gruppo si può meritare questo tipo di fiducia? Gente seria, gente che non guarda in faccia al proprio interesse ma che vuole l'interesse di tutti. Così si cresce, così si ridà l'Italia agli italiani, così si può avere la stabilità tanto agognata.
Temo però che, se non nasce un forte movimento che dia fiato a questa ipotesi, rischiamo di perdere la grande occasione.
Questo sarebbe il momento giusto, il momento di costruire un'alternativa ai 2 poli, un gruppo in grado di meritare la fiducia del 50% dei cittadini.
Lo si può fare solo assieme agli altri, non da soli, lo si può fare solo se ci fosse una democrazia mediatica che riporti fedelmente le dichiarazioni dei gruppi, senza censure, senza doppi commenti, senza "falsa par-condicio".
Ancora non ci siamo, ma sono convinto che ci arriveremo.
Io ci credo

Monday, August 29, 2005

La Catena di San Libero

Oggi ho fatto un'importante scoperta: La catena di San Libero.
Detta così sembra una rivisitazione della classica "catena di S.Antonio" e per me che vivo a Padova di S.Antonio ne ho sentito parlare... :-)
Trovo invece molto interessante l'iniziativa di Riccardo Orioles, giornalista, che ha pensato bene di usufruire dei normali strumenti informatici per distrubuire informazione.
A detta di Marco Travagio da questa catena è difficile uscirne quindi, se la volete conoscere, non dite che non siete stati avvisati.
Potete trovarla sul mio sito http://www.pattoveneto.it nel secondo blocco a destra, sotto la minichat.
Ma ho intenzione di fare di meglio, ovviamente, tempo permettendo.
Un caro saluto a tutti i blogghers
Fabio Garbo

Friday, August 26, 2005

Nulla di nuovo all'orizzonte, o forse no?

Voglio far esordire con una nota positiva il mio primo blog,
e COPIO spudoratamente l'appello che Beppe Grillo fa nel suo blog per mandare a casa FAZIO.

APPELLO DEL BLOG BEPPEGRILLO.IT

E’ trascorso un mese da quando i giornali hanno pubblicato le telefonate fra il governatore della Banca d’Italia e alcuni protagonisti italiani della scalata alla Banca Antonveneta. E’ trascorso un mese da quando la comunità internazionale ha avuto, dalla viva voce del governatore, la prova che in Italia il capitalismo, il mercato, la libera concorrenza sono finti.

L’”arbitro” Antonio Fazio gioca con una delle squadre in campo, la Banca Popolare Italiana di Lodi. L’altra, il ABN Amro, non ha santi in paradiso, dunque ha perso la partita prima ancora di giocarla. L’”arbitro” Fazio (con la collaborazione della sua signora) coccola il lodigiano Gianpiero Fiorani, lo invita in Bankitalia (“passando dal retro”), cestina i rapporti negativi dei suoi stessi ispettori interni sul suo amichetto “lumbard”. Lo stesso sospetto aleggia su altre scalate, da quella dell’Unipol alla Bnl a quella dei “furbetti del quartierino” Ricucci & C. alla Rcs-Corriere della sera.

Dietro il paravento di un’anacronistica e sciovinistica difesa dell’”italianità” delle banche, Fazio ha reso ridicola e inaffidabile l’Italia agli occhi del mondo. Finchè resterà in servizio un “arbitro” così, nessuno verrà più a investire in Italia. Ma intanto un bel pezzo del governo difende Fazio & C. Un bel pezzo dell’opposizione balbetta e si barcamena. Centinaia di imprenditori e banchieri sempre pronti a spiegarci il libero mercato tacciono, con le lodevoli eccezioni del presidente di Confindustria Luca di Montezemolo e pochi altri.

Il premier Silvio Berlusconi annuncia una legge per impedire le intercettazioni per i reati finanziari e mandare in galera i giornalisti che pubblicano quelle già fatte. Fazio è ancora al suo posto e non ha alcuna intenzione di andarsene. Anzi, chiede un’ispezione interna contro gli ispettori di Bankitalia che han fatto il loro dovere, opponendosi alle sue manovre e dicendo la verità ai magistrati.

Il blog beppegrillo.it, a nome di migliaia di cittadini, con un atto di democrazia diretta autofinanziato, chiede al governatore Fazio di andarsene a casa. Un uomo così mediocre non può e non deve più ricoprire un incarico così cruciale. La smetta di screditare, con la sua presenza alla Banca d’Italia, l’Italia e gli italiani.

Spero di aver iniziato bene.
Fabio Garbo