Tuesday, January 25, 2011

L’ultima carta.

E’ chiaramente arrivato il momento della fine.

Sta finendo un’epoca e se ne sta aprendo un’altra, con tutte le fratture e le incomprensioni tipiche dei momenti di transizione.

Lo stesso scenario l’abbiamo visto 20 anni fa, quando si chiuse con un modo di concepire la politica, per fare spazio al nuovo sistema.

Già all’epoca c’era chi profetizzava dando poche speranze ai “rivoluzionari” dell’epoca, il grosso problema è stato un altro: la rivoluzione non c’è stata.

Se guardiamo il passato possiamo definire con precisione date ed eventi, teste che saltano, regime che cambia.

Siamo passati da un monopolio all’altro in più occasioni, con grandi grandi sacrifici.

Di sicuro Don Luigi Sturzo non avrebbe mai immaginato che il suo “Partito Popolare” sarebbe finito con un’etichetta poco dignitosa e sinonimo di “Ladroni”.

20 anni fa, forse nessuno se lo ricorda, c’è stato un fuggi fuggi generale da quella “Democrazia Cristiana” che aveva dato da mangiare a tutti, che aveva lasciato parlare tutti, che aveva fatto politica per tutti. Quella stessa Democrazia Cristiana che faceva comodo a tutti quando rispettava le regole e anche quando non le rispettava.

Chi all’epoca osava alzare la voce, nel tentativo di riportare ordine, veniva taciuto ed infangato con le meschinità che andavano di moda in quel tempo.

Gli stessi meschini di allora hanno abbandonato la nave quando la stessa cominciava affondare, gli stessi che sono passati dalle segreterie di tutti quei gruppetti che si formavano per ridare speranza agli italiani. Meschini che sono sempre stati protetti da “Mamma Chiesa” e che di colpo si sono scoperti “nudi”.

Rifugiarsi sotto le gonne del più forte era la soluzione più naturale, è quello che successe allora ed è quello che sta succedendo oggi.

“Forza Italia” era una nuova “Democrazia Cristiana vestita di festa” era il partito di chi aveva più soldi, il partito visto di buon occhio da “Mamma Chiesa” era il rifugio ideale per gli ipocriti fuggiaschi alla ricerca della “sdoganazione” ed era anche la possibilità per i “piccoli assetati di potere” che prima erano frustrati dentro un grande partito che non dava spazio, era la terra promessa per quei “seguaci di Craxi” che finalmente vedevano la loro “rivincita” sul sistema.

Era la possibilità di raggiungere il potere.

Forza Italia non è mai stato “il partito dagli ideali forti”. Doveva essere un gruppo che raccogliesse il consenso di tutti.

Oggi, gli stessi personaggi di allora hanno solo 20 anni in più, ma sono ancora loro!

Si stanno già guardando intorno, attenti ad ogni forma di aggregazione vincente.

Ancora una volta cercano il movimento con più soldi, il gruppo “perbenista” che possa raccogliere il consenso dei cattolici, il partito dalle ispirazioni liberali e socialiste, democristiane e comuniste, conservatrici e progressiste. Tutto. Certo tutto. Purché arrivino i voti e tanti tanti soldi.

Se Silvio avesse “filtrato” le sue amicizie non sarebbe l’uomo vincente che è stato negli ultimi 20 anni. Ma oggi non può aspettarsi che i topi rimangano della nave assieme a lui.

Lui lo sa, per questo sta tentando l’ultima carta.

Lui lo sa, per questo cadrà Sansone e tutti i Filistei.